mercoledì 4 giugno 2014

CITTA' METROPOLITANA, PENTANGELO - DE MAGISTRIS A METRONAPOLI WEB TV

"Dopo la Costituzione della Città metropolitana è la riforma più importante che incide sulla vita dei cittadini. Si crea un Ente che gestirà in maniera armonica funzioni strategiche quali i trasporti, la pianificazione delle infrastrutture e dello sviluppo economico su tutta l'area metropolitana. Anche Caldoro dovrà fare i conti con questa legge: la Città metropolitana dovrà essere interlocutore diretto dell'Unione Europea per la programmazione dei fondi comunitari". Così il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Sindaco in pectore del nuovo Ente. Che apre, però, per la prima volta all'elezione diretta degli organi, considerata "nell'ordine naturale delle cose, anche se nella seconda fase". Bisognerà tuttavia discuterne in sede Anci, dove, sostiene de Magistris, "è unanime la posizione che vuole che il Sindaco del comune capoluogo sia anche Sindaco metropolitano".

Netto invece il Presidente della Provincia, Antonio Pentangelo, secondo il quale "non si può prescindere da una rappresentanza democratica diretta degli organi del nuovo Ente come dall'ampliamento dei suoi confini rispetto a quelli attuali della Provincia di Napoli. "Come si fa - si chiede, infatti - a programmare lo sviluppo ad esempio del trasporto pubblico fino al comune di Sant'Antonio Abate, che è tutt'uno con Angri, che è invece in provincia di Salerno?"



martedì 29 aprile 2014

giovedì 17 aprile 2014

Scadenzario della L. Delrio n. 56 2014 -Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni.

La prima istituzione della città metropolitana è rappresentata da un procedimento piuttosto articolato. Per prima cosa le città metropolitane sono costituite alla data di entrata in vigore della legge nel territorio delle Province omonime. Il procedimento si applica anche alla costituzione della città metropolitana di Roma capitale, mentre una disciplina speciale vige per Reggio Calabria(che partirà dal 2016). Ecco i passaggi in ordine cronologico: All’entrata in vigore della legge:  il Sindaco di Napoli indice le elezioni per la Conferenza statutaria che lavorerà su una proposta di Statuto fino al 30 settembre. La Conferenza è composta da 24 membri scelti da e tra i sindaci e consiglieri comunali dei 92 Comuni della Provincia con voto ponderato.  La conferenza è presieduta dal sindaco di Napoli. La conferenza è incaricata di redigere una proposta di statuto della città metropolitana, entro il 30 settembre 2014, trasmettendo al consiglio metropolitano . Nel frattempo entro il 30 settembre 2014  il  Sindaco di Napoli indice le elezioni  del Consiglio Metropolitano, composto da 24 membri scelti da e tra sindaci e consiglieri comunali con voto ponderato, sempre nella stessa data si insedia la Conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci del territorio. Entro il 31 dicembre 2014 il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana approva lo statuto L’effettivo passaggio dalla provincia alla città metropolitana avviene quindi  il 1° gennaio 2015, data a partire dalla quale la città metropolitana succede alla provincia in tutti i rapporti attivi e passivi e ne esercita le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interna. Da tale data il sindaco del comune capoluogo assume le funzioni di sindaco metropolitano e la città metropolitana opera con il proprio statuto e i propri organi, assumendo anche le funzioni proprie, ai sensi dei commi 44-46 (nel testo della Camera l’esercizio delle funzioni proprie da parte della città metropolitana era subordinato all’approvazione dello statuto). Ove alla predetta data non sia approvato lo statuto della città metropolitana, si applica lo statuto della provincia, riferendo le disposizioni relative al presidente della provincia e alla giunta provinciale al sindaco metropolitano e quelle relative al consiglio provinciale al consiglio metropolitano. Fino al 31 dicembre 2014, restano in carica, a titolo gratuito, il Presidente della provincia, che assume anche le funzioni del consiglio provinciale, e la giunta provinciale per l’ordinaria amministrazione – nei limiti di quanto previsto dal TUEL .

sabato 12 aprile 2014

Città Metropolitana, Intervista al PresidenteStefano Caldoro

All’indomani della Pubblicazione della Legge Delrio.
“Le città metropolitana sono utili al paese ma la sovrapposizione di Enti previste da questa legge è un errore. La definizione di confini rigidi è sbagliata. Vanno governate le funzioni e non le aree geografiche. Le grandi città europee sono tutte governate da sistemi metropolitani che risolvono problemi e non rappresentano gabbie territoriali”. 


lunedì 7 aprile 2014

Parte l'Iter di costituzione della città Metropolitana di Napoli

Tra meno di nove mesi entrerà in vigore la riforma degli enti territoriali così come uscita dalla Camera con l’approvazione definitiva, del disegno di legge Delrio.
Insieme a Roma Capitale e Milano, Napoli sarà la CM più popolosa con i suoi 3 milioni e oltre di abitanti.
Non ci saranno elezioni, le diverse figure saranno ricoperte da sindaci e consiglieri dei Comuni del territorio. In particolare, il sindaco metropolitano sarà lo stesso del comune Capoluogo e potrà essere eletto ma solo previa istituzione di un’apposita legge.
Il primo cittadino di Napoli, dunque, guiderà il nuovo ente senza ulteriori indennità. Non ci sarà una giunta di governo: accanto al sindaco lavoreranno un consiglio metropolitano, composto da 24 persone elette dai sindaci e dai consiglieri comunali, e una conferenza composta dai sindaci dei Comuni.
Il primo organo, di indirizzo e controllo, approverà regolamenti, piani e programmi; il secondo delibererà sullo statuto e le sue modifiche.
I tempi: a breve dovrebbe iniziare l’iter attuativo con la nomina della conferenza statutaria che dovrà predisporre lo Statuto entro il 30 settembre.
Le competenze. La Città metropolitana, che eredita i passivi e gli attivi (entrate incluse) della Provincia cui succede, erediterà anche le sue competenze.
In particolare avrà voce in capitolo su tutti quei temi che coinvolgono il territorio anche al di là dei confini municipali: adozione del piano strategico triennale del territorio metropolitano; pianificazione territoriale, comprese le infrastrutture; strutturazione della gestione dei servizi pubblici; trasporti pubblici e viabilità; edilizia scolastica. Non solo: dovrà promuovere anche lo sviluppo economico e sociale del territorio.
Domenico Pennone 7 aprile 2014

martedì 15 ottobre 2013

IL PARERE DELL'UPI SUL DISEGNO DI LEGGE "DISPOSIZIONI SULLE CITTA' METROPOLITANE, SULLE PROVINCE, SULLE UNIONI E FUSIONI DI COMUNI"

In allegato, il documento con il PARERE NEGATIVO dell'Upi consegnato in Conferenza Unificata Il testo del parere negativo Upi al Disegno di legge: "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni" (a.c. 1542)